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Amarcord | Antonio Caputo: «Crotone è casa mia, vissute qui delle annate stupende»

Michele Affidato- Banner News

Cinque stagioni vissute intensamente, portando a segno gol fondamentali per la scalata al grande calcio da parte del Crotone. Un “bomber” per ogni categoria, abile a farsi trovare pronto nel momento giusto. L’attaccante Antonio Caputo ricorda ancora con affetto i campionati vissuti con i rossoblù, le battaglie e le gioie rimaste scolpite nel suo core.

«I miei inizi con il Crotone risalgono al campionato di Promozione sotto la gestione dei fratelli Vrenna, la mia carriera in rossoblù è proseguita con la disputa dei campionati di Eccellenza, Interregionale – per due anni – e Serie C2, giocando anche nei primi mesi nel torneo di Serie C1. Sono state tutte belle annate, conservo ancora bei ricordi sia dell’ambiente che dei compagni di squadra che mi hanno accompagnato in quegli anni a raccogliere importanti successi personali e della squadra».

Tra le gare di quelle annate una rimane particolarmente impressa nei ricordi.

«Sicuramente la vittoria dei Play-Off del torneo di Serie C2 con la sfida del “Via del Mare” di Lecce contro il Benevento non si può dimenticare. La nostra squadra era comunque competitiva, c’erano dei calciatori importanti in rosa. Ricordo con piacere il grande esodo di tifosi del Crotone, la gioia finale e la città in festa».

Tra le reti siglate una è rimasta nei ricordi di Antonio Caputo.

«La rete che feci al Marsala capolista in Serie C2 la ricordo ancora oggi con emozione, alla fine loro vinsero il campionato mentre noi conquistammo la promozione al termine degli spareggi».

A distanza di diverse stagioni rimane un rapporto di amicizia con qualche compagno di squadra.

«Sono rimasto amico con Gino Porchia, un fratello, abbiamo giocato diverse stagioni con il Crotone. Con altri diciamo che ci siamo “persi” ovviamente a causa della lontananza e degli anni trascorsi».

A rimanere impressa è però la passione dei tifosi crotonesi.

«Crotone è stata da sempre la mia città. La squadra in quelle annate è cresciuta calcisticamente di pari passo con la tifoseria. Sono state stagioni importanti, ricche di promozione e di successi. I tifosi ci sono stati vicino, capivano i momenti difficili ed erano sempre pronti a sostenerci».

Affetto che si è manifestato anche nella gara di Locri.

«Ricordo l’arrivo dei tifosi in quella sfida che poteva valere per noi la promozione. Per noi sarebbe bastato anche un pareggio, per loro serviva la vittoria. Una giornata di grande festa, siamo riusciti a mantenere lo 0-0 fino alla fine conquistando la promozione, non era facile ma ci siamo riusciti e i tifosi hanno dato vita a grandi festeggiamenti, prima, durante e al termine della gara».

Nel corso degli anni, nonostante il cambio di categoria si sono creati sempre bei gruppi.

«Quando ottieni dei successi per forza di cose devi contare sia su grandi calciatori che su gruppi affiatati e noi abbiamo potuto contare su entrambe i fattori».

Qualche uscita con i compagni non guastava mai, neppure in quelle stagioni.

«Diciamo che non facevamo molta “movida”, anzi eravamo molto “casalinghi”. Ci incontravamo tra di noi in genere, anche se frequentavamo a volte locali come il Sax o ci spostavamo nella vicina provincia».

Un Crotone che a distanza di diversi anni è cresciuto arrivando fino in Serie A.

«Sicuramente, sta regalando grandi soddisfazioni alla città e ai tifosi, merito della proprietà e della loro passione».

Un Crotone che deve molto anche alle reti di Antonio Caputo...

«Diciamo che ho dato il mio contributo, sono ancora oggi tifoso degli squali e spero che possano conquistare quanto prima la salvezza».

Leonardo Vallone


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