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A Tutta A | Il collegio di Garanzia inguaia la Juventus: Europa a forte rischio

Michele Affidato- Banner News

A tutta A | Che la Juventus non se la sarebbe cavata con qualche stretta di mano e un bel sorriso era ampiamente pronosticabile, ed allo stesso modo lo poteva essere lo scenario (quantomeno probabile) che gli organi della giustizia sportiva potessero rivedere la posizione dell’operato della dirigenza bianconera.

Detto fatto, direbbe qualcuno, con la pubblicazione delle motivazioni da parte del collegio di garanzia dello sport che suggerisce esattamente questa direzione, ma facciamo un passo indietro.

La stangata dello scorso gennaio nell’inchiesta legata alle plusvalenze fittizie operate in bilancio aveva ‘’fruttato’’ alla compagine bianconera una penalizzazione di 15 punti in classifica, a cui aggiungere i tenebrosi presagi processuali a carico dell’allora dimissionario consiglio di amministrazione presieduto da Andrea Agnelli.

Proprio a questo proposito, si apprende, la chiave di tale rilettura risiederebbe nella accurata distinzione che l’organo federale attua tra le responsabilità ascrivibili agli amministratori con rappresentanza legale e gli amministratori privi di deleghe.

Nel caso di specie, una sostanziale riduzione della penalizzazione in classifica dipenderebbe dalla carenza di prove che giustifichino un coinvolgimento diretto dell’ex vicepresidente Pavel Nedved e i consiglieri di amministrazione Enrico Vellano, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo e Francesco Roncaglio per i quali “non risulta infatti in alcun modo provato che vi siano state, in concreto, una o plurime oggettive violazioni da parte degli amministratori privi di deleghe della Juventus dall’obbligo di agire informati”.

Tale responso, che non muta (è bene precisarlo) in alcun modo la posizione dell’ex presidente Agnelli,  Fabio Paratici (recentemente dimessosi da direttore sportivo del Tottenham) e Federico Cherubini, per cui le pesanti inibizioni dovute ad una provata diretta responsabilità nella vicenda erano state confermate anche in sede di semplice dispositivo da parte del Collegio di Garanzia.

Dunque cosa attendersi adesso? Beh, in termini sportivi appare alquanto improbabile che le decorrenze processuali possano permettere di debellare un giudizio definitivo entro la fine del campionato, ma ciò che è certo è che la penalizzazione in classifica nei confronti dei bianconeri verrà reintegrata.

Sebbene con un margine minore dei 15 punti (abbastanza più probabile che si attesti sui 9) resta a forte rischio la partecipazione dei bianconeri alle prossime competizioni europee per le quali, è bene sottolinearlo, la giurisdizione passa in mano all’UEFA, con buona pace degli organi nazionali.

La vicenda resta per queste ragioni lontana dal potersi considerare definita o conclusa, ma ciò che appare sin troppo evidente è che il rischio che la Juventus possa trascorrere un’estate al centro del vulnus mediatico non tanto per quanto dimostrato in campo quanto per quello accaduto in un’aula di tribunale rischia di apparire come una virtuale certezza.

Giuseppe Cizza



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