Piazza: «L’ambiente è l’arma vincente del Crotone»

E’ stato uno dei protagonisti delle pagine di maggior successo della storia moderna del calcio crotonese. Per l’estremo difensore Antonino “Tony” Piazza, l’esperienza a Crotone rimane ancora impressa nei ricordi. Cinque stagioni ricche di successi che hanno permesso al club pitagorico di passare dalla Serie C2, in breve tempo alla Serie B.

«Ero al Carpi con il contratto in scadenza, sono stato contattato dal dirigente Franco Ceravolo che mi ha chiesto  se volevo venire in Calabria. Ci siamo così incontrati nella sede del mercato di Milano e ricordo che fui io il primo acquisto tra i professionisti dei rossoblu».

Diverse stagioni da protagonista, una gara ha lasciato però bellissimi ricordi.

«Mi viene in mente la finale play-off contro il Benevento allo stadio “Via del Mare” di Lecce, era la stagione con la guida del tecnico Giancarlo Morrone. Ricordo un grande afflusso di tifosi pitagorici in Curva ma anche nella tribuna. Quando siamo tornati ci siamo fermati nella piazza. Dalla rotonda fino al campo era tutto pieno di gente tanto che il pullman non è riuscito più ad avanzare. Siamo scesi e i tifosi ci hanno portato su tutto il corso, abbiamo girato anche nel centro della città. Devo dire che non avevo mai visto così tanta gente».

A distanza di diverse stagioni con quale compagno di squadra dell’esperienza crotonese è rimasto in contatto?

«Ogni tanto ci sentiamo con Ivan Moschella, con gli altri ci siamo un pò persi e non abbiamo modo di sentirci. Mi sento anche qualche volta con Pino Tortora, anche lui rimasto in zona mentre con gli altri ci sentiamo molto poco».

Passano gli anni ma il Crotone continua a sorprendere, una squadra arrivata fino alla massima serie.

«Vista l’organizzazione della società in verità questo traguardo non mi ha sorpreso. L’importante è ora riuscire a mantenere la categoria, stanno facendo bene e ne sono molto contento».

Passando alla stagione attuale, riuscirà il Crotone a ripetere l’impresa salvezza?

«La squadra rispetto al precedente campionato penso si stia esprimendo meglio, lo scorso anno, sopratutto nel girone di ritorno la squadra ha dato vita ad un miracolo sportivo. Quest’anno il Crotone ha un pò più di costanza e potrebbe anche riuscire a conseguire questo nuovo obiettivo, anche perchè la squadra sembra mostrare maggiore maturità. Ovviamente è pur sempre una squadra che deve salvarsi e per questo ci sarà da soffrire fino alla fine».

Diverse le stagioni felici del club crotonese, qual è secondo lei il punto di forza del Crotone?

«L’ambiente di Crotone è il segreto del successo di questo club. I tifosi sono capaci di creare con il loro calore verso la squadra una cornice unica. Ricordo ancora quando che ci stavano vicino e  devo dire che senza di loro non sarebbe stato facile raggiungere certi risultati. Un tempo la mentalità era un pò arretrata, eravamo tutti calciatori giovani e arrivando da fuori non era facile ambientarsi. La gente di Crotone però, ci ha aiutato parecchio, lasciando lavorare con tranquillità. Alla fine si è creato un ambiente familiare che ha permesso alla squadra e ai calciatori di esprimersi al meglio».