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Grieco: «Crotone, esperienza indimenticabile»

Michele Affidato- Banner News

Una lunga carriera che ha avuto inizio da Carpi prima di tornare nella sua Molfetta. Tante stagioni di gavetta in serie C, prima di approdare al termine dell’esperienza al Casarano tra le fila del Crotone nella stagione di serie C2 1997-1998 in una avventura che lo ha visto protagonista della promozione della finale play-off dello stadio “Via del Mare” di Lecce contro il Benevento sotto la guida di Giancarlo Morrone e del successivo salto in cadetteria con il tecnico Antonello Cuccureddu. Non dimentica quei tornei esaltanti il centrocampista Vito Grieco, che ricorda con piacere fatti ed avvenimenti che hanno segnato la sua carriera e la storia recente della squadra rossoblu.

«Sono arrivato a Crotone nella stagione sportiva 1997-1998, il Crotone in quella stagione era una neopromossa in serie C2 – ha ricordato il centrocampista -, ho ricevuto una offerta che ho accettato volentieri, una esperienza che è andata molto bene».

Una impressione positiva di ambiente e città, un ambiente carico di passione, con la disputa del campionato di terza serie.

«C’era un entusiasmo indescrivibile, il Crotone era una neopromossa ma in città si respirava un’aria di festa da categoria superiore. Ho avuto subito l’affiatamento subito, essendo del sud Italia e quindi mi sono trovato bene»

Quasi cento presenze in maglia rossoblu e dodici reti, tra queste alcune sono rimaste impresse nei ricordi di Vito Grieco.

«Mi verrebbe da menzionare una rete siglata nell’annata della serie C2, un gol siglato contro il Trapani negli spareggi play-off, ma anche quelli portato a segno la stagione successiva in serie C1, una marcatura dedicata al patron Raffaele Vrenna che in quel periodo viveva una situazione personale particolare, una rete che se non sbaglio è stata segnata in casa su rigore contro l’Avezzano».

Una avventura, quella crotonese, che è stata presa a cuor leggero senza pretese.

«Il mio obiettivo una volta giunto in Calabria è sempre stato quello di aiutare la cresciuta di un club neopromosso, con lo spirito di arrivare a Crotone per mettermi in gioco ma senza aspirazioni particolari. Si è instaurato subito un feeling particolare con i compagni di squadra, con il tecnico e con la dirigenza»

Un ricordo eccezionale del pubblico di Crotone, un calore unico e passionale, che ricordo conserva dei tifosi pitagorici?

«Ho un ricordo bellissimo, c’è stato proprio un amore a prima vista, tanto affiatamento. Ero amico di Giorgio Manzulli, un bravissimo ragazzo che ricordo con affetto».

Si aspettava Vito Grieco di vedere un giorno il Crotone, la sua ex squadra fronteggiare club di Serie A?

«Assolutamente non me lo sarei mai aspettato, è stata una promozione stratosferica e la seguente permanenza è un qualcosa che ti fa riflettere in positivo. Continuo a seguire le vicende della squadra sia come addetto ai lavori (attualmente allenatore del settore primavera della Pro Vercelli) che come semplice appassionato e tifoso. Conservo un grande rapporto con la presidenza e con il diesse Beppe Ursino».

Con l’occhio da esperto e addetto ai lavori, come valuta la stagione dei rossoblu?

«Questa stagione sembrano essere partiti decisamente meglio ma dovranno giocarsela fino alla fine con altre cinque o sei squadre. E’ un momento nel cui basta niente per fare girare l’annata, se manterranno la spirito potrebbero fare bene anche perchè la salvezza ha fatto consolidare l’autostima e la fiducia della società».



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