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Cuccureddu: «Crotone sempre nel mio cuore»

Michele Affidato- Banner News

Una carriera spesa a vestire la maglia della “Vecchia Signora”, una lunga militanza che ne ha fatto più di una semplice bandiera per il club di Torino. Antonello Cuccureddu ha militato per dodici stagioni con la Juventus collezionando 303 presenze, siglando contestualmente 26 reti. Non un semplice calciatore, un terzino destro di quantità che ha saputo crescere durante la sua carriera di pari passo con i successi fatti registrare della squadra, diventando una vera e propria leggenda.

Una volta appese le scarpette al chiodo, il tecnico di Alghero ha intrapreso la carriera di allenatore attraverso il club bianconero prima di approdare con successo in Calabria, rappresentando colui che che da lì a poco sarebbe diventato il tecnico della prima indimenticabile promozione in Serie B del Crotone.

«La città e sopratutto i tifosi del Crotone sono sempre rimasti nel mio cuore – ha dichiarato l’ex tecnico rossoblu -, quella della stagione 1999-2000 è stata un’annata straordinaria dove per la prima volta il Crotone è stato promosso in Serie B. Un campionato indimenticabile, realizzato da una grande squadra e da una società che si è dimostrata all’altezza della situazione. L’arma in più di questa piazza è rappresentata sopratutto dall’amore e dal calore dei tifosi e con essi posso dire di aver avuto un grande rapporto».

Nonostante siano passati circa diciassette anni, il tecnico sardo ricorda ancora i cori che hanno caratterizzato l’intera annata del salto di categoria.

«Ricordo bene quei cori (ride) e ricordo sopratutto quando al ritmo di “C’è l’abbiamo solo noi Cuccureddu alè” mi divertivo a saltellare e salutare il pubblico dalla panchina, non è stato più cantato quel coro lì…».

Un arrivo in Calabria al termine di un’avvio di carriera da tecnico del settore primavera della formazione bianconera.

«C’era stato un contatto tra i club attraverso Franco Ceravolo e da li a poco si è riusciti a fare un vero e proprio accordo. Sono arrivato volentieri in Calabria, Crotone rappresentava la piazza dove  iniziare ad allenare tra i professionisti al termine della gavetta nel settore giovanile».

Tra i tanti ricordi, tutti indelebili e caratterizzati da mille emozioni,  l’ex mister rossoblu non saprebbe proprio scegliere conservando fatti e avvenimenti gelosamente nella sua memoria.

«Sono state tutte gare decisive quelle disputate in quella stagione, era un torneo che vedeva ai nastri di partenza squadra blasonate, club che avevano militato in categorie superiori e potevano vantare una bella tradizione – ha proseguito Cuccureddu -, dal Catania al Palermo passando per l’Ascoli.  Siamo partiti  subito alla grande, raggiungendo anche il titolo di campioni d’inverno attraverso il pareggio (1-1) conseguito con l’Ancona in trasferta, poi non dobbiamo dimenticare che il gruppo era molto forte, basti pensare che c’era un certo Deflorio…».

Tornando invece all’attuale momento storico della squadra, il Crotone si appresta ad affrontare la trasferta in casa della Juventus, cosa ne pensa di questo match Antonello Cuccureddu?

«Io penso che sarà dura per il Crotone, giocare allo “Stadium” è quasi  una sfida proibitiva. Sicuramente i rossoblu dovranno andare lì e cercare di fare la loro partita senza pensare all’ambiente n quale si ritroveranno, se arriverà un risultato positivo sarà ben accetto.  E’ uno scontro che forse non agevola il Crotone, arrivato in un momento del campionato che ha visto i bianconeri uscire sconfitti contro la Sampdoria e che li vedrà cercare il pronto riscatto, quindi ci sarò da battagliare per tutta la gara per portare a casa dei punti».

Un Crotone che sta affrontando il suo secondo campionato di Serie A, una partecipazione garantita dalla conquista di una vera e propria salvezza miracolosa, come ha accolto questa ultima impresa dei rossoblu?

«La conquista della salvezza è stata frutto della convinzione e della perseveranza, i calciatori, il tecnico e soprattutto la società ci hanno creduto sempre, anche se nel girone d’andata la classifica sembrava mostrare una squadra  quasi spacciata – ha rilanciato l’ex tecnico del Crotone -, invece alla fine il duro lavoro ha pagato, con l’aiuto del pubblico e l’appoggio della società , squadra e tecnico sono riusciti a venirne fuori, un obiettivo che auguro alla società di centrare anche in questo nuovo campionato».

Un nuovo torneo che vede il Crotone con maggiore convinzione, forse l’anno di sofferenza ha forgiato l’ambiente che sembra più convinto della propria forza.

«Secondo me il Crotone, anche alla luce degli organici allestiti dalle altre squadre, potrà dire la sua questa volta – ha concluso Antonello Cuccureddu -, bisognerà però stare sempre vicini alla squadra e al tecnico. Il campionato si conosce ed è complicato, i punti sono quelli così come sono risapute le squadre che andranno a lottare fino alla fine, il cammino rimane ancora lungo, sicuramente la continuità potrà fare la differenza e il Crotone dovrà costruire la sua salvezza sfruttando al massimo le gare interne. Mi auguro per il Crotone che non sia una stagione di sofferenza come quella precedente e che si possa raggiungere il prima possibile l’obiettivo prefissato, e perchè no anche con qualche giornata d’anticipo».

www.ilrossoblu.it



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