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CAMPIONATO

Il Crotone regala un tempo e tre punti al Grifone

Michele Affidato- Banner News

La vittoria pomeridiana del Cagliari contro l’Udinese, costringe il Crotone a cercare i tre punti al Marassi contro il Genoa, bestia nera del Crotone in Serie A, visto che tre precedenti i pitagorici non sono mai riusciti a vincere (un pareggio e due sconfitte). I liguri, i caso di vittoria, darebbero 10 punti di vantaggio proprio al Crotone, staccando così il biglietto per la permanenza in Serie A.

Genoa in serie positiva da tre partite, mentre il Crotone ha ritrovato il sorriso domenica scorsa contro il Bologna, dopo tre sconfitte consecutive.

Le squadre devono pensare anche al turno infrasettimanale della prossima settimana. Mercoledì il Crotone ospita la Juventus, mentre il Genoa all’olimpico sfiderà la Roma.

Mister Zenga, visto l’infortunio di Barberis, schierato prudentemente in panchina, si gioca la carta Ajeti davanti la difesa, avanzando Mandragora a mezzala, così da aumentare sia il peso in fase difensiva che la qualità in quella offensiva. Sampirisi scelto come difensore centrale accanto a Ceccherini, con la conferma di Martella e Faraoni sulle due fasce. Attacco pitagorico affidato a Simy, che avrà alle spalle Ricci e Trotta.

Per mister Ballardini il ballottaggio tra Cofie e Bessa per sostituire lo squalificato Rigoni, lo vince l’italiano che parte dal primo minuto.

Il Genoa parte fortissimo e nei primi quattro minuti batte due calci d’angolo, sui quali i liguri hanno protestato per ben due volte reclamando il penalty, il primo per un tocco di mano di Simy in aria, ed il secondo per una trattenuta su Spolli. In entrambi i casi Irrati ha lasciato andare valutando tutto regolare.

Il Crotone si scuote e comincia a reagire utilizzando Simy come sponda e per far salire la squadra.

Si lotta su ogni palla, la partita ha un dinamismo unico.

Al decimo scambio al limite dell’aria del Crotone, Medeiros si presenta davanti a Cordaz che tenta l’anticipo e il genoano si butta giù. Irrati fischia il rigore anche se Cordaz protesta vivacemente ritenendosi innocente. Interviene il Var, e dopo aver visto la moviola, Irrati cambia idea e ammonisce l’esterno del Genoa per simulazione.

Zenga chiede una reazione ai suoi, ma è ancora il Genoa a tenere il pallino del gioco, con il Crotone costretto a chiudersi dietro, cosa che i pitagorici sanno fare bene.

Al 19esimo il Crotone si affaccia per la prima volta verso la porta di Perin. Bertolucci perde una brutta palla sulla trequarti, ne approfitta Ricci che punta il marcatore diretto, e arrivato al limite dell’aria fa partire il suo sinistro deviato in angolo.

Il copione della partita rimane sempre lo stesso anche perchè il Crotone dimostra evidenti limiti di palleggio nelle riparteze. Al 28esimo il Genoa passa in vantaggio. Palla in aria dove Ceccherini va a terra per un fallo di Galabinov, che Irrati non fischia, palla a Medeiros che pennella un cross per Bessa lasciato incomprensibilmente solo davanti a Cordaz, il mediano rossoblu non può sbagliare e insacca di testa.

Il Crotone protesta, ma nonostante il Var, nuovamente chiamato in causa, Irrati assegna il gol.

I pitagorici sono apparsi sinora impotenti in fase offensiva e con le gambe molli in difesa.

Il gol dei grifoni porta la partita proprio sul campo preferito da Ballardini, con il Crotone costretto a fare gioco e il Genoa pronto a ripartire. Ma la bassa qualità delle giocate dei calabresi consente al Genoa di fare ciò che vuole. La squadra di Ballardini abbassa il ritmo del gioco, alternando lunghi fraseggi ad improvvise accelerate, con Maneiros sempre protagonista dell’attacco ligure.

Zenga sembra stanco di gridare e sbracciarsi e attende la fine del primo tempo, superando di poter approfittare della pausa per rimettere ordine nella propria squadra.

Al 44esimo Bessa sfiora il raddoppio sprecando in curva una palla d’oro fornita dal solito Madeiros dopo una splendida ripartenza del Genoa.

Dopo due minuti di recupero, Irrati manda le squadre negli spogliatoi.

Primo tempo pessimo per il Crotone. La squadra di Zenga sembra non essere mai entrata in campo, almeno con la testa. Passaggi sbagliati, idee confuse, e senza grinta. sembra il Crotone visto a Firenze, quella squadra che ha spaventato e non pocoatutta la tifoseria. Anche le scelte di mister Zenga, questa volta, non hanno dato i frutti sperati. Ajeti in mediana non sta funzionando, così come Mandragora a mezzala non sta dando quella qualità che ci si aspetta da uno come lui. Ma è un po’ tutta la squadra che non gira.Negli spogliatoi l’allenatore del Crotone dovrà lavorare per far uscire la sua squadra da questo limbo mentale in cui sembrano caduti.

Il secondo tempo comincia subito con un cambio per il Crotone, Barberis prende il posto di Ajeti con Mandragora spostato a fare il suo ruolo naturale: il regista davanti alla difesa.

Al primo minuto, Trotta perde palla a centrocampo e per cercare di recuperare colpisce Maneiros da dietro e prende il giallo. Cambio di fronte, fallo analogo di Bessa su mandragora, solo punizione. Irrati comincia ad utilizzare un doppio metro di valutazione che fa innervosire i pitagorici.

Il Crotone comincia a fare gioco e all’ottavo riesce ad andare al tiro per ben due volte, il primo con Barberis dal limite, rimpallato da Spolli e il secondo con Martella, di poco alto. Da questi primi minuti si ha la netta impressione che il Crotone sia un altro rispetto al primo tempo, anche se non tutti i pitagorici sembrano aver fatto il cambio di passo, Trotta infatti continua ad essere un corpo estraneo.

Il Crotone continua a premere e il Genoa entra in difficoltà. Ballardini corre ai ripari sostituendo Lazovic con Pereira e due minuti dopo Bessa con Cofie. i cambi di Ballardini, però, non danno il risultato previsto dall’allenatore rossoblu, tant’è che il corso della partita non cambia ed è sempre il Crotone a fare la partita e a premere, anche se di vere occasioni da gol non ce ne sono. L’occasione arriva al 33esimo, Martella, dopo un bel fraseggio, pennella per Ricci che solo in aria colpisce di testa, ma la palla si ferma sul palo.

Zenga prova ad azzardare e inserisce Tumminello al posto di Stoian. Crotone a trazione anteriore.

Dopo un minuto nuova palla gol per i pitagorici. Faraoni crossa da destra, palla raccolta da Trotta che controlla, si libera del marcatore e tira ma la palla è centrale. Cambio di fronte e Cofie ha la palla del raddoppio, ma il tiro lambisce il palo di sinistra di Cordaz.

Zenga si gioca la sua ultima carta inserendo il francesino Diaby al posto di Trotta. Il ventenne del PSG è al suo esordio in Serie A.

Al 41esimo Irrati  continua la sua stramba partita ammonendo Tumminello senza alcuna ragione. Sul cambio di fronte il Genoa per ben due volte sfiora il raddoppio, sempre con Bertolacci fermato una volta da un miracoloso Cordaz e poi dalla traversa.

Cinque minuti di recupero, ancora cinque minuti per le speranze dei rossoblu, ma la squadra calabrese  non ha più energia nelle gambe. Terminato il recupero, Irrati fischia la fine. Il Genoa festeggia una salvezza che se non è matematica poco ci manca. Il Crotone rimane a quota 27, risultato ancora più negativo visto il pareggio del Chievo con il Torino che aumenta a tre i punti di vantaggio dei veronesi, ed in attesa che giochi la Spal domani pomeriggio a Firenze.

Il Crotone dovrà ripartire da questo secondo tempo dove ha sfiorato il gol che sarebbe stato più Cher meritato. Ma a questo punto del campionato non si può concedere un intero tempo agli avversari. La squadra di Zenga nei primi 45 minuti è sembrata distratta, assente, con i giocatori fuori posto e senza grinta. Decisamente un Crotone che non si può vedere, anche perchè i pitagorici hanno tutt’altra qualità così come evidenziato nella seconda parte della partita. E mercoledì arriva la Juventus capolista.

GiaturBessa



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