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Calil: «Contro il Benevento vissute emozioni uniche»

Michele Affidato- Banner News

Definirlo un semplice attaccante sarebbe riduttivo, autore di grandissime stagioni e decine di reti tra Serie C1 e cadetteria, il brasiliano Caetano Calil rappresenta nell’immaginario dei tifosi del Crotone l’eroe di Benevento, appellativo acquisito a seguito della rete portata a segno allo stadio “Santa Colomba”.

«Sono arrivato a Crotone dopo aver militato nel Siena, era la stagione di Serie C1, 2008-2009 e il tecnico era Francesco Moriero. E’ stata una stagione difficile ma alla fine bellissima, carica di emozioni e momenti indimeticabili».

In quel campionato ti sei reso artefice di reti fondamentali in ottica promozione come le due siglate contro il Benevento nelle finali play-off, la seconda portata a segno nel match di ritorno, è rimasta indimenticabile.

«Ricordo bene quella gara, ho vissuto grandissime emozioni. Ricordo la rete segnata sotto la Curva Sud nella gara di andata anche se non siamo riusciti a vincere,  ovviamente quella di Benevento è stata fondamentale».

Un affetto da parte dei tifosi che è rimasto intatto nonostante il passare delle stagioni.

«Vero, a distanza di alcuni anno torno sempre con piacere in città, mi sono sempre trovato come se fossi a casa mia, ma non solo io ma tutta la mia famiglia. Sono tornato proprio qualche giorno fa in occasione della gara contro l’Atalanta anche se devo dire che il tempo non è stato benevolo, tanta pioggia e un po di freddo, vorrà dire che tornerò un giorno per godermi anche un pò di sole».

Dei compagni di quelle annate con chi sei rimasto in contatto?

«Con il capitano, Antonio Galardo ma anche con altri amici come Mazzotta, Ciano, Vinetot, Abruzzese…».

E con Denilson Gabionetta? Avete dato vita per alcune stagioni ad un formidabile attacco tutto verdeoro.

«Certo anche con lui (ride), ci sentiamo spesso sopratutto quando ha tempo per fargli un pò di compagnia. Abbiamo giocato insieme anche a Salerno. Ora sta girando il mondo, prima la Cina ora a Cipro, un bravo ragazzo oltre che un amico».

Ti saresti immaginato di vedere il Crotone in Serie A?

«Sinceramente no ma sarebbe stato bello e per fortuna grazie a Dio questo si è avverato e ne sono contento per la città e per i tifosi. Nulla arriva per caso, il merito è della dirigenza e della famiglia Vrenna che conosce di calcio e riesce sempre ad operare nel migliore dei mondi. Passano gli anni ma i volti dello staff e nella dirigenza rimangono grossomodo sempre gli stessi, operano come una vera e propria famiglia e questo è senza dubbio un valore aggiunto da non trascurare che ben poche società possono vantare».

Pensi che riuscirà la squadra a salvarsi?

«Penso di si, anche se non è facile ci sono tante squadre. Sono convinto però che  il Crotone potrà dire la sua».

Prossimo turno nuova sfida contro il Benevento.

«Si, una gara difficile conosco avendola vissuta la rivalità tra le tifoserie. Il Crotone però deve continuare sulla sua strada senza troppi pensieri. Loro vorranno sicuramente fare bene ma anche i rossoblu non saranno da meno».

Un saluto per i tifosi…

«Sono sempre nel mio cuore e questa piazza rappresenta una tappa importante della mia vita non solo sportiva ma anche umana. Resterò sempre un tifoso del Crotone e continuerò a seguire la squadra. I tifosi sono stupendi, a distanza di anni non mancano di ricordare i momenti vissuti insieme, di questo ne sono grato».



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