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Antonio Carvelli, una maratona di New York a tinte rossoblu

Michele Affidato- Banner News

Emozione, fatica e dolore, tante le sensazioni provate dal podista crotonese, Antonio Cavelli in terra americata. Lo sportivo, alla sua quarta New York Marathon ha voluto ancora una volta evidenziare il suo attaccamento ai colori rossoblu e alla sua terra gareggiando per tutti i 42km di gara portando con sè una sciarpa rossoblu. Nonostante un infortunio al piede sopraggiunto in avvio di gara, Antonio Carvelli ha completato il suo percorso con un tempo più alto del suo record personale ma comunque di tutto rispetto. 

Una trasferta negli Usa in compagnia di altri due compagni di viaggio, Alfredo Argirò – alla sua terza partecipazione – e Massimo Speziale, debuttante nell’evento statunitense. Una marcia di avvicinamento alla competizione che ha visto comunque un pranzo in un ristorante gestito da un ristoratore di origini napoletane “Amarone”, accogliere e dialogare con gli atleti crotonesi.

«Eravamo in giro per la città e abbiamo deciso di andare a mangiare in un locale che conoscevo, dove solitamente trasmettono le gare del campionato italiano. Entrati, abbiamo visto che la gara dei rossoblu contro il Bologna era appena iniziata; stavamo perdendo 2-1, e mi sono detto, chissà, con un pò di buona sorte un pareggio potrebbe anche essere raggiunto – ha dichiarato il podista -, passati solo una manciata di minuti, ecco che arriva il pareggio. Noi, da buoni crotonesi abbiamo festeggiato la rete, ed è stato in quel frangente che abbiamo iniziato a scambiare qualche parola con il titolare».

Una passione, quella per il calcio che va oltre ogni confine e che ha contaggiato anche gli Usa.

«Il proprietario, vedendo come stavamo giocando, scherzosamente ci ha detto che dovevamo cambiare portiere (ride), poi ci ha fatto notare come, lui tenesse a tutte le squadre del sud Italia, dal Napoli al Palermo passando per la Reggina e quindi anche per il Crotone. Ci ha fatto così una battuta: se vincete la partita vi offro il pranzo. Poco dopo  ecco arrivare la rete di Budimir – ha proseguito l’atleta – , passano i minuti e la gara si conclude con il successo dei rossoblu, ma alla fine il pranzo abbiamo comunque voluto pagarlo noi».

Un amore portato con orgoglio poche ore dopo in gara.

«Era la mia quarta maratona, mi sono infortunato subito ma ho voluto proseguire. Era troppo forte la voglia di portare in alto i miei colori, rappresentare la mia terra. In altre occasioni, forse, mi sarei ritirato ma in questo frangente ho tirato fuori tutto quello che avevo dentro. All’arrivo sul traguardo ho tirato fuori la sciarpa che portavo con me, l’ho alzata al cielo e ho urlato – ha concluso Antonio Carvelli – sia per la gioia di essere riuscito nell’impresa, sia per avere potuto raggiungere il mio obiettivo, rappresentare Crotone e mostrare ancora una volta i colori rossoblu alla New York Marathon”.

www.ilrossoblu.it



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